Compiti di psicologia 15/11

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1. Come e quando si sviluppa il linguaggio secondo Piaget?

Secondo Piaget il linguaggio è collegato allo sviluppo cognitivo. E' perciò impossibile che il bambino possa mandare messaggi intenzionali prima degli 8-10 mesi. Durante questo periodo egli  capisce la differenza tra mezzi e fini. La comunicazione (con parole, sguardi, afferrare oggetti) è un mezzo per raggiungere un fine. perciò la comunicazione è un mezzo che si affina parallelamente alle sue competenze, permettendo un'interazione sempre più complessa con il mondo.

2. Che cos'è il L.A.D. e chi l'ha postulato?

Il L.A.D. è stato postulato da Chomsky nella sua teoria sull'innatismo. Egli pensa che il linguaggio sia basato sulla cosiddetta "grammatica universale", ovvero la capacità di produrre parole e frasi. Essa si specifica in ogni lingua. E' una competenza innata che agisce come delle regole generative  (ovvero quando produce frasi è perché ha raggiunto delle strutture mentali che glielo possono permettere). Questo programma innato si chiama L.A.D. (Language acquisition Device= dispositivo di acquisizione linguistica). Questa permette al bambino di imparare a comprendere frasi nuove e coglierne la correttezza grammaticale.

3. Che ruolo ha, secondo Bruner, l'adulto nell'acquisizione del linguaggio del bambino?

Secondo Bruner, è essenziale l'adulto nell'acquisizione del linguaggio. Grazie agli stimoli e alle risposte dell'adulto, il bambino capisce il valore causale delle sue azioni. L'adulto lo aiuta ad acquisire il linguaggio attraverso i format, ovvero delle tipologie di interazioni specifiche, dove l'adulto parla al bambino del mondo, condividendo le sue conoscenze.

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1) 

1. I riflessi presenti nel bambino alla nascita sono: 

B- risposte motorie strutturate ma involontarie

2. Le tappe dello sviluppo motorio del bambino sono nel primo anno e mezzo di vita:

A- la capacità di sostenere la testa, di mantenere prima la posizione seduta, poi la posizione eretta, la locomozione e la manipolazione.

2)

Psicologia dello sviluppo: disciplina che studia i cambiamenti nell'evoluzione psicologica individuale durante tutto l'arco della vita.

Cinestesia: percezione conscia dei propri movimenti, resa possibile dai recettori cinestetici. Essi sono situati nei muscoli, tendini e articolazioni. Si avvalgono delle informazioni inviate dai sensi.

Percezione: processo tramite il quale, grazie agli organi di senso, ricaviamo informazioni sulla realtà esterna o sul nostro organismo.

3) Jean Piaget: Lo sviluppo del linguaggio dipende dallo sviluppo cognitivo: dopo 8-10 mesi compaiono i messaggi intenzionali: la comunicazione diventa un mezzo per ottenere un fine.

Noam Chomsky: Lo sviluppo del linguaggio dipende da un'attitudine innata; nella struttura del sistema nervoso sono infatti inscritte le regole di una grammatica universale.

Colwyn Trevarthen: Lo sviluppo del linguaggio dipende dal fatto che il bambino possiede fin dalla nascita un'intenzionalità comunicativa, avendo una naturale predisposizione alla relazione.

Jerome S. Bruner: Lo sviluppo del linguaggio dipende dall'ambiente sociale e dalle relazioni con gli altri; attraverso modalità di interazione specifiche tra adulto e bambino, i due condividono conoscenze sul mondo.

4) Secondo Bruner, nell'acquisizione del linguaggio è essenziale la presenza dell'adulto. Grazie agli stimoli e alle risposte dell'adulto, il bambino capisce che i suoi comportamenti influiscono sull'ambiente, ovvero capisce il valore causale delle sue azioni. Esse producono fatti, eventi ed emozioni.  La comunicazione gestuale è molto importante: essa viene appresa e varia a seconda dei contesti di crescita. Con lo sviluppo cognitivo e l'acquisizione del linguaggio verbale, essa sparisce. A 3/4 anni il linguaggio viene utilizzato dal bambino a scopo narrativo: racconta eventi, fatti ed emozioni, dando una propria interpretazione della realtà. Nella funzione cognitiva il linguaggio permette di fissare nella memoria fatti, concetti ecc., dandogli un significato e facendo collegamenti complessi tra le conoscenze e permette di argomentare il proprio punto di vista, facendo da amplificatore del pensiero. La lettura e la scrittura aiutano a memorizzare meglio.

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